Dikson: prodotti per capelli Keratech, Preziosi d'argan e lisci perfetti



Buon giorno danzatrici e amiche, sono Francesca, giovane mamma di una peste di due anni, non sono una danzatrice, ma frequento una palestra dove tengono anche corsi di danza del ventre e sono una lettrice del blog. Sono una fanatica di prodotti per capelli.. io li porto lunghissimi e Mille e una dea mi ha chiesto di scrivere questo post per portare la mia esperienza riguardo alcuni prodotti da supermercato assolutamente fantastici e con un ottimo rapporto qualità/prezzo… Vi sto parlando di Dikson. Confesso che non li conoscevo… poi un giorno mentre ero a fare la mia personale scorta di balsamo, shampoo, fiale, maschere ecc ecc mi sono imbattuta in questi prodotti presso un negozio Lillapois a Milano. Dopo aver passato in rassegna tutti i prodotti di questo marchio ho deciso di comprare qualcosa.. Adesso ve li presento tutti: comincio dallo Keratech Shampoo anticrespo e balsamo della stessa linea. Hanno un packaging semplice di color lilla. Sono stata subito attirata dall’etichetta per la presenza della cheratina. Io voglio i capelli lisci e lucidi e la cheratina è perfetta per questo scopo, così ho comprato entrambi. Non è uno shampoo bio con inci perfetto, ma almeno non contiene siliconi e la cheratina c’è davvero . Se non erro ho pagato 2,50 lo shampoo e 2,95 il balsamo. Che dire.. il prezzo è ottimo!





La prova: la prima cosa che mi è piaciuta di questi prodotti è il profumo. Lo shampoo è molto denso, fa una schiuma ricca e lava molto bene i capelli e non ho potuto non notare già dalla prima applicazione che il capello è più corposo, più forte. Abbinandolo al balsamo poi il risultato è davvero ottimo. I miei capelli, una volta asciugati, sono bellissimi, profumati, lucidi… che dire… li adoro: promuovo a pieni voti entrambi. Se non amate il balsamo sappiate che ho usato anche lo shampoo da solo e il risultato è comunque molto buono: capelli disciplinati, lucidi, una meraviglia..

Dato che come vi dicevo sono malata ho comprato anche un altro shampoo: lo shampoo cosmetico ai preziosi d’argan che vedete qui nella foto. Anche questo è un buon prodotto. Questo shampoo è ideale per tutti i tipi di capelli, arricchito con oli di Argan e Macadamia e vitamina E. L’Olio di Argan fortifica i capelli e svolge un’intensa azione antiossidante, l’olio di Macadamia rende i capelli morbidi, leggeri e luminosi. Lo shampoo è denso, e ha una buonissima profumazione che rimane a lungo sui capelli. Ora la cosa si complica perché anche questo prodotto è spettacolare. Diciamo che posso consigliare questo per tutte le donne con capelli normali e senza particolari problemi, mentre il Keratech va benissimo per chi ha i capelli crespi e secchi. 



Prezzo 2,50 circa come il fratello Keratech lilla. Packaging semplice e colorazione verde.

Ora vi presento l’ultimo… sempre uno shampoo e l’etichetta è tutta un programma come facevo a non comprarlo?? E’ questo qui che vedete nella foto, lo Shampoo "Lisci Perfetti" nutre e ammorbidisce i capelli senza appesantirli e aiuta a renderli più lisci senza bisogno della piastra. Svolge un’ azione anticrespo di lunga durata e antiumidità. È arricchito con estratto di Estratto di Alghe Marine con proprietà emollienti e protettive. Lo shampoo ha un’azione lisciante per capelli perfetti. Ora ragazze, inci bio o no vi assicuro che fin dalla prima applicazione ho notato la differenza sui capelli anche senza asciugarli: morbidissimi, leggeri non so neanche come spiegarmi.. incredibile!!! Subito dopo averli asciugati poi sono rimasta estasiata: solo phon e spazzola quadrata e l'effetto mi ha lasciato senza parole: sembravo appena uscita dal parrucchiere. Il profumo anche di questo è buonissimo. Mi sono innamorata di tutti i prodotti che ho provato fino ad ora di questa marca. Ora il problema sarà quale scegliere visto che sono uno migliore dell’altro. Comunque quest’ultimo shampoo è una meraviglia!! L’ho pagato 3,90 circa o 3,99 non ricordo bene ed è favoloso. Packaging più accattivante rispetto agli altri due con beccuccio erogatore per evitare gli sprechi. 

 

Proverò sicuramente altri prodotti di questa linea (e non solo, visto che compro più shampoo io di un salone in centro a Milano. Dovreste vedere il mio bagno… mio marito è un po’ confuso e anche disperato perché non sa mai quale prodotto utilizzare) di sicuro e in caso vi lascerò un altro post con la mia personale opinione. 
 

Grazie a tutte e alla prossima… baci baci baci

Occhiaie: rimedi naturali economici ed efficaci



Ogni danzatrice, ogni mamma, ogni donna cerca ogni giorno rimedi per migliorare il proprio aspetto perciò oggi, grazie all’aiuto di alcune ballerine e amiche del nostro blog, vi daremo qualche consiglio contro le occhiaie. Mamma quanto le detesto! Le occhiaie sono dei segni scuri dell'area peri orbitale, un fenomeno molto diffuso e normalmente simmetrico, cioè che si verifica su entrambi gli occhi. Almeno ci va bene dai.. pensate se dovessero comparire solo da una parte???!!!

I motivi variano dallo stress, all’alimentazione, dal nostro stato di salute a fattori genetici, dall’uso di farmaci al sole, ecc ecc. Comunque sia non sono belle da vedere. Con molti prodotti cosmetici in commercio si può migliorare l’aspetto e con il santo correttore possiamo sistemarle e rendere il nostro incarnato più omogeneo e sano. Tuttavia ho raccolto i rimedi fai da te di alcune ballerine e di alcune amiche del nostro blog : metodi poco costosi, sicuri e che sembrano funzionare. Eccoli qui per voi…



Partiamo con il primo rimedio che potrebbe essere un po’ sgradevole in inverno, ma decisamente piacevole in estate: il ghiaccio. Questo metodo suggerito da Ilaria è molto semplice. De cubetti di ghiaccio inseriti in una calzina di nylon. Posizionateli sugli occhi per 5 minuti. Quando li toglierete  le occhiaie saranno sparite o sensibilmente migliorate. E’ un metodo particolare perché non tutte amano la sensazione di freddo sulla pelle. Attenzione !!! Se avete la pelle molto sensibile mettete un dischetto di cotone tra la vostra pelle e il ghiaccio oppure scegliete uno degli altri metodi che seguiranno..


Passiamo a Cristina che invece ci consiglia di usare la patata.. e non fate le maliziose.. ci siamo capite :-). Comunque due fettine di patata sugli occhi per 30 minuti girandole ogni dieci. Forse non lo sapevate ma la patata schiarisce la pelle ed è indicata per quelle occhiaie orribili dal tipico colore viola/ bluastro… come le mie.. quanto le odio.. Ovviamente Cristina consiglia anche il cetriolo, ma questo è già stato detto e stra detto praticamente su ogni portale internet e su ogni rivista femminile. 





Martina invece consiglia latte e miele. Prendete due dischetti di cotone e tagliateli a forma di banana, insomma avete capito… date una forma a U che possa adattarsi al vostro occhio.. inumidite con del latte fresco e mettete una goccia di miele. Lasciate i dischetti in posa sotto agli occhi per dieci minuti. Lei dice che questo rimedio è fenomenale.


Luisa invece ha la carnagione molto scura e occhiaie di tono marrone. Lei utilizza e si trova bene con  il limone. Due fette  per 30 minuti. Ricordate di tenere gli occhi ben chiusi e di sciacquare quando avrete terminato la vostra mascherina.


Ilaria vol. II (un’altra amica) invece consiglia l’aloe per qualsiasi cosa, perciò anche per le occhiaie. Lei usa le foglie della sua piantina acquistata al supermercato, ma potete anche acquistare gel di aloe puro al 100% in erboristeria per dieci euro circa. Applicate sotto agli occhi e lasciate che venga assorbito, In caso potete togliere i residui con del cotone dopo 15 minuti. Semplice, rapido, efficace.




Se amate la frutta esotica come Sabry sappiate che l’avocado è un ottimo alleato per combattere le occhiaie. Lei quando lo trova al supermercato lo compra sia per prepararsi i suoi super frullati sia per metterlo sugli occhi. Due fettine per venti minuti ;-) .

Poi c’è la mitica Ely che invece consiglia di mischiare un po’ di curcuma con succo d’ananas. Fate una pappina e applicatela sotto agli occhi. Trenta minuti e sciacquate bene. Aiutatevi con del cotone per rimuovere i residui. A suo dire è portentosa.. proverò...

Per finire ecco il rimedio di Michela. Le foglie di menta.. Lei assicura che sia portentosa. Tritate le foglie e applicatele sotto agli occhi per 30 minuti. Lei è felicissima perché a quanto pare con questo metodo è riuscita a cancellarle in poco tempo…. Non si finisce mai di imparare .. e io che se pensavo fosse buona solo per il mojito e le caramelle…
E’ fantastico perché sul suo balcone una volta c’erano dei bellissimi gerani, ora menta dappertutto. Il balcone appare più disordinato ma  vi assicuro che il profumo è incredibile … 



Come sempre speriamo di esservi state d’aiuto. Un bacione da tutte noi…







Paul de la Boulaye: opere sublimi



 
La bellezza è arte e cultura ... oggi vi parliamo di un artista sublime e lo facciamo sul nostro blog poiché le sue splendide opere rappresentano e ricordano delle splendide danzatrici orientali. Paul  de la Boulaye, nome completo Charles Antoine Paul Georgette Buisson La Boulaye ( Bourg-en-Bresse 24 Gennaio 1849 - Moulins 4 gennaio 1926) è stato un pittore francese del XIX secolo che ha dipinto scenari di vario genere ma soprattutto sontuosi ritratti di donne esotiche ed orientali. Due dei suoi dipinti - Madre Auberger (1884) e Il Battesimo di dell'orfano (1884) - sono esposte al museo Anne de Beaujeu a Moulins.
Non deve essere confuso con un pittore omonimo, Paul de La Boulaye (1902-1961), che appartiene ad un'altra famiglia (Lefebvre de La Boulaye).
Paul La Boulaye era il figlio di Eugène Georgette Buisson La Boulaye (1810-1888) e Adrienne Graindorge Orgeville di Mesnil-Durand (1811-1859). Il nonno paterno, Jean Baptiste Georgette du Buisson (1781-1856), Visconte di La Boulaye, fu segretario generale della casa reale. La famiglia di sua madre era una famiglia di ufficiali. Fu allievo di Léon Bonnat. 


La Boulaye oriento' a poco a poco la sua pittura dapprima su riferimenti regionali in cui i suoi personaggi indossano costumi e tratti corrispondenti alle zone interessate Nella seconda metà del XIX secolo, cambio il suo operato muovendosi verso una forma di accademismo facendo riferimento ai valori del lavoro, economici e morali. I ritratti femminili erano il suo cavallo di battaglia ricchi di fascino e particolari. Nel 1881 sposò Constance Chabot (1857-1895), discendente di una famiglia notabile di Bourbonnais, il cui padre era sindaco di Toulon-sur-Allier dalla quale ebbe un figlio. Il suo matrimonio sarà fonte di ispirazione per l'opera Madre Auberger che rappresenta in primo luogo la tradizione. La sua produzione artistica non era molto prolifica, infatti le sue opere sono relativamente rare sul mercato ed estremamente ricercate. 


Guardate alcune delle sue opere? Salomé, la danzatrice orientale a riposo, la donna con tigre... Non sono meravigliose??
Aggiungeremo presto altri articoli su pittori dell'epoca che hanno dedicato buona parte del loro operato artistico a donne intriganti e dal fascino orientale...


Un bacione a tutte voi!!!



Le donne pirata nella storia... (I parte)



Come avete notato ci piace parlare di storia, di miti e di leggende... Spesso nella danza viene richiesto di interpretare un ruolo e di recitare e i personaggi possono essere buoni o cattivelli.. Oggi parliamo di storia e di pirati... No non pensate subito a Jack Sparrow e Will Turner... vi parliamo di donne.. di piratesse  vere o leggendarie..
Abbiamo sempre sentito parlare di uomini  di cui sono narrati miti e leggende dal celebre Barbanera a Francis Drake, ma pochi sanno che ci sono state anche impavide fanciulle che hanno sfidato il mare e non si sono comportate proprio da signorine... Iniziamo con la principessa Alvida di Svezia, una delle prime donne pirata ad aver comandato una nave composta appunto  da sole donne. Non sappiamo se si tratti di una leggenda poiché non esiste una vera e propria documentazione ma le sue gesta sono tramandate a voce dai vichinghi. Pare che questa intrepida fanciulla, per giunta molto bella, si dedicò alla pirateria per sfuggire alle nozze programmate con il principe di Danimarca ed iniziò a gettare scompiglio razziando le coste del Mar Baltico. Successivamente durante una delle sue scorrerie si scontrò proprio col la flotta comandata  dal suo ex promesso sposo che attaccò la nave. Alvida fu fatta prigioniera e riconosciuta dal pretendente respinto... e... lui per vendicarsi la uccise? La torturò offeso per l'ingiuria subita? No, il principe chiese ancora la mano della sua dama e forse lei rispose di si divenendo Regina di Danimarca. Un finale decisamente romantico...


Non possiamo dire lo spesso della prossima fanciulla: Teuta, moglie di Agrone Re degli Illiri, una tribù a sud dei balcani. Dopo la morte del consorte la regina  iniziò a dedicarsi alla pirateria per riportare la ricchezza nelle sue terre. Fu una grande condottiera, saccheggiò le navi e oso perfino sfidare Roma.... Nella prima Guerra Punica (264 a.c. – 241 a.c.) i romani avevano conquistato Cartagine ed erano interessati ad espandersi nel Mar Mediterraneo.  Per farlo avevano bisogno di un accordo e così inviarono due ambasciatori dalla regina Teuta nella speranza di avere un dialogo amichevole. Per tutta risposta lei uccise uno dei due e dichiarò guerra a Roma. Decisamente intraprendente!! La battaglia navale ebbe luogo presso Paxos dove però la regina fu sconfitta a causa del tradimento del suo comandante Demetrio di Faro, che ovviamente mirava al trono al suo posto. Dopo essere fuggita a ed aver cercato in tutti i modi di difendersi, dovette arrendersi  alla potenza  forza romana cedendo  terre, pagando  tasse e rinunciando al suo stato di guerriera e sovrana. Non si conosce con sicurezza la fine della regina, ma una leggenda narra che si suicidò a causa dell’umiliazione subita in seguito alla sconfitta.




Da un'antica regina ad una vera furia. La prossima protagonista era decisamente arrabbiata. Jane De Belleville, una nobildonna francese dell'inizio del 300, figlia di Létice de Parthenay e di Maurice IV de Montaigu, signore di Belleville e Palluau. Per volere di famiglia sposò Olivier IV di Clisson, membro di una delle più grandi famiglie bretoni. Dopo poco tempo rimase a ma rimase presto vedova a causa della Guerra dei Cent’anni dove il marito fu catturato e torturato dagli inglesi prima e accusato e condannato dai francesi poi con la colpa di aver fornito informazioni segrete all’Inghilterra. Fu decapitato e la nostra Jane che ovviamente credeva a suo marito non la prese tanto bene... Per vendicarlo Jane giura fedeltà agli inglese e si dichiara nemica della Francia. Con i soldi derivati dalla vendita delle sue proprietà comprò 3 navi e si dedicò alla pirateria e diciamo che non si è risparmiata.. Assaltò roccaforti, bruciò villaggi, saccheggio' navi. Era decisamente arrabbiata e niente sfuggiva alla sua ira. Mai far arrabbiare una donna innamorata... Le fu dato il soprannome di “La Leonessa dei Mari” e non rimase certo sola.. si sposò due volte..



Spostiamoci anche verso Oriente per parlare di Ching Shih, nata verso la fine del 1700. Di lei sappiamo che era una prostituta e viveva nella  nella città portuale di Canton dove incontrava spesso marinai che ovviamente frequentavano queste donne. Ching  si innamorò e successivamente  sposò il  pirata Cheng Yi, una vera potenza in fatto di pirateria che  decise di creare una alleanza tra vari pirati cantonesi per avere una delle flotte più potenti di tutto l'oriente mche chiamò  “Red Flag Fleet” (La flotta dalla bandiera rossa). Poi indovinate un po' cosa accadde? Lui morì durante un uragano e la sua consorte prese il comando della flotta  ritrovandosi con 1.500 navi e 60.000 pirati. Avete capito bene una donna ex prostituta  a capo di 60.000 uomini nell' 800... Ovviamente divenne la figura femminile  più temuta del Mar Cinese meridionale  e conosciuta come con il nome di “La Signora di Canton”. Lei era una donna con degli attributi enormi, molto intelligente e severa. Era temuta e rispettata da tutti i suoi uomini. Nessuno osava mancarle di rispetto ed era anche una donna che si preoccupava delle schiave e alle prigioniere poiché vietò ai suoi uomini di stuprarle. Non che fosse una santa donna,  ma comunque impose ai suoi uomini che il giusto modo di sfogare i loro istinti animali era in battaglia e non facendo sesso con le prigioniere....
Per ora ci fermiamo qui e torneremo con altri post a parlarvi di altre regine dei mari.. 
Senza entrare nei dettagli macabri ogni ballerina può trarre ispirazione da un personaggio storico, leggendario o mitologico.. 
Nella gothic bellydance dove si interpretano spesso personaggi  cupi e misteriosi e c'è la figura del pirata ovviamente.. E' bellissimo interpretare una donna guerriera con tutte le fluide movenze e gli scatti di questa danza e anche i costumi da pirata adattati alla gothic sono stupendi...

Spero abbiate gradito il post. 
Alla prossima... (C.T.)


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GRAZIE A SARA, DANIELA E MARY PER LE BELLISSIME FOTO

Marina Nour: icona della danza del ventre



Oggi vi presentiamo una danzatrice magnifica, una grande rappresentante della danza del ventre in Italia (e non solo...): Marina Nour. Marina insegna danza del ventre a Milano aiutata da alcune ex allieve che ora dopo un lungo percorso di insegnamento sono diventate non solo grandi danzatrici, ma anche ottime insegnati. Marina ha iniziato ad insegnare danza del ventre nel 1998 dopo un lungo percorso di studio personale di insegnamento dello yoga (20 anni) e di pratica delle arti marziali (12 anni), tenendo corsi e stage in varie città della Lombardia e del Lazio.
Marina ha scoperto la danza del ventre inaspettatamente anzi, diciamo che è stata la danza del ventre a scoprire lei... e a cambiarla in modo molto profondo è stata la grandissima Aziza Abdul Ridha .Con lei e Mo Geddawi ha conseguito la Certificazione Nazionale e Tesserino di Competenza Tecnica come Insegnante di Danza Orientale riconosciuto dal CONI e da Entità Sociali e Culturali riconosciute dal Ministero dell’Interno e della Solidarietà Sociale. Marina è referente per la Lombardia dell’ENDAS/CONI e tecnico formatore ufficile.

L’insegnamento dello yoga e la pratica delle arti marziali, nonché l’assiduo studio delle scienze sacre l'hanno orientata a porre attenzione all’aspetto spirituale di ogni cosa, anche se non riuscivano a sprigionare in lei la gioia di essere donna e di vivere pienamente tutto ciò che da questo deriva.

Marina sentiva la mancanza di una via femminile, come la danza del ventre, che sviluppasse questa polarità e, con l’animo della ricercatrice che non l'ha mai abbandonata, ha cercato di approfondire tutto quello che poteva accrescere la propria coscienza.
Marina è convinta che un lavoro su me stessi che possa essere utile per il nostro benessere personale e per chi ci circonda. Un costante invito a cercare, approfondire, migliorarsi, condividere; a volte anche accettando le difficoltà dei cicli della vita che ci fanno essere in alcuni periodi molto luminose ed in altri un po’ più buie, accettando i successi e gli sbagli con la medesima serenità, avere la forza di rallentare quando è il momento ma di non mollare mai. Marina ha conseguito il diploma Shiatsu (disciplina che ha praticato a livello professionale per 5 anni) ed ha una laurea in Farmacia con specializzazione in Tossicologia Alimentare, Ha inoltre approfondito gli studi sulla medicina naturale tenendo conferenze e corsi in varie città d’Italia.

L’insegnamento ha portato Marina Nour ad avere relazioni con centinaia e centinaia di persone dalle quali ritiene di aver anche imparato, oltre ad aver insegnato. La gestione dei gruppi e il rapporto con i singoli individui le hanno fatto capire che poteva, attraverso l’ascolto attivo, dare aiuto e sostegno. E’ stato naturale iniziare così ad operare interventi di counseling e di coaching, dove accompagna le persone a rivelare a se stesse i propri desideri profondi, a porsi obiettivi concreti e realizzabili attraverso il potenziamento delle proprie risorse.

Una grande donna e una grande danzatrice... semplicemente straordinaria!!!

Troverete Marina : http://www.danzaventre.com/



Semarah Dance: la danza del ventre secondo Sara Semarah





Oggi vi presentiamo meglio Sara  insegnante, ballerina, coreografa e ideatrice del progetto Semarah dance.


La femminilità e la sensualità della danza unitamente a movenze dinamiche e fluidità del movimento, fanno della danza del ventre una disciplina incantevole ed esotica che proietta lo spettatore in un’epoca antica dai profumi d’oriente, lasciandolo con sguardo incantato. Sara Semarah ha intrapreso il suo percorso formativo presso la scuola di Balletto Ambrosiano del Maestro Walter Venditti, primo ballerino del Teatro alla scala di Milano dal 1950 al 1975. Successivamente ha approfondito diversi stili di danza, dalla Raq Sharqui alla Tribal fusion in molte scuole di Milano e nel corso degli anni ha sviluppato un interesse particolare verso la Gothic Bellydance, stile che permette di utilizzare i movimenti della danza del ventre sperimentando un’unione tra mimica corporea, tecnica e recitazione.
Inoltre ha frequentato con costanza e dedizione stage tenuti da artisti di fama nazionale ed internazionale per non trascurare l’utilizzo di strumenti come velo, ali, spada e bastone (saidi).
Come vi avevamo accennato è una persona carica di energia positiva ed amabile ma anche seria e professionale... Lei ama tantissimo ballare, ma ancora di più insegnare questa splendida danza…“La danza del ventre è una danza delle donne per le donne”. E’ questa una delle più antiche definizioni riguardanti le danze orientali, e Sara Semarah ne ha fatto uno dei suoi principi indissolubili. Attraverso il movimento le donne ritrovano non solo un contatto con sé stesse, ma anche la gioia della complicità femminile.



Un’altro aspetto positivo di questa disciplina è che ogni donna di qualunque età o aspetto ha la possibilità di danzare. Il suo metodo d’insegnamento è fondato sulla tecnica di scomposizione e controllo muscolare, danzando sia con movenze sinuose che con precise contrazioni muscolari. Alla base di ogni movimento c’è la CONSAPEVOLEZZA nell’utilizzare ogni parte del nostro corpo. Ciò avviene in seguito alla piena comprensione della linea del movimento.
Ogni donna può far emergere la propria personalità attraverso la danza del ventre, particolarmente indicata per valorizzare corpo e spirito, ritrovando spesso la serenità interiore. Ciò distingue questa danza da tutte le altre può essere utilizzata spesso come terapia integrativa per uscire dalla depressione: L’ALLEGRIA non è sintomo di “pochezza”, ma è anzi un ingrediente fondamentale per stare bene, e quindi per DANZARE.
L’IMPROVVISAZIONE

Ogni singola allieva nasconde una potenziale ballerina che potrà ballare per sé stessa o per chiunque altro, ma il suo compito è rendere le allieve INDIPENDENTI insegnando a danzare non solo con coreografie ma soprattutto su IMPROVVISAZIONE, tecnica che prevede la conoscenza delle RITMICHE arabe, in modo che si possa danzare con orchestre che suonano dal vivo.



Se eseguita con questa consapevolezza la danza del ventre può subire innumerevoli VARIAZIONI, ed ogni allieva potrà ricercare uno stile personale ed unico: sarà quindi possibile danzare su ogni musica, araba e non, e se la conoscenza della tecnica e del proprio corpo è profonda, sarà possibile “passare” da uno stile all’altro mantenendo comunque la propria individualità.


Sara è inoltre collaboratrice di un "mostro" sacro della danza del ventre in Italia la mitica Marina Nour e fa parte dello staff formazione insegnanti di danze orientali ENDAS CONI.

Sara  balla in numerosi eventi pubblici e privati in Italia e all'estero ed insegna  in provincia di Como. 

Per info: http://www.semarahdance.com/discipline/danza-del-ventre/


Sara e le sue allieve offrono il loro personale contributo con molti contenuti e le ringraziamo infinitamente.