Le
ali di Iside sono state introdotte in epoca recente nella danza del ventre. Il
loro nome è in onore dell’omonima dea, Iside o Aset in lingua egiziana, dea della maternità e
della fertilità, una figura molto influente nella mitologia
egizia. Iside
dalle braccia alate era figlia di Nut e del
dio della piccola terra Geb e nacque
nelle paludi del delta del Nilo. La Dea
viveva con il fratello Osiride, dio
delle acque del Nilo e della vegetazione che spunta sulle rive del fiume dopo
le sue inondazioni portatrici di fertilità. In età adulta i due si sposarono e
unirono i loro poteri vivendo in armonia: le loro virtù donavano prosperità e rendevano il suolo d’Egitto ricco e molto
fertile, garantendo cibo alla popolazione.
In origine il nome della Dea era Au Set che significa regina
eccellente, ma con la colonizzazione greca il nome fu alterato nella sua pronuncia
fino a diventare Iside, un appellativo che verrà usato per molte generazioni e
contribuì a diffondere il culto della Dea dall’Egitto fino alle rive del Reno. Iside era una divinità di origine celeste ed è associata alla regalità . Possiamo definire le ali di Iside
ad una sorta di mantello costituite da
una stoffa leggera. Indubbiamente sono l'accessorio che dona più ampiezza ai movimenti
della danzatrice e che permette di realizzare coreografie di forte impatto scenico. Le ali stesse vanno attaccate al collo e hanno
due bastoni all’estremità da tenere in
ogni mano.
La loro forma segue i movimenti della ballerina donandole molta
grazia. Sembra un accessorio semplice da usare ma non è così. Per usare questo
strumento ci vuole tempo e dedizione per ottenere un buon risultato. Esistono tanti
modelli di ali di Iside per la danza del
ventre ognuno con tanti colori e con stoffe differenti. Sara Semarah dance e
alcune delle sue muse hanno utilizzato
questo strumento durante gli spettacoli in teatro e nelle esibizioni pubbliche
e sono sempre molto apprezzate dal pubblico.