La danza orientale viene spesso accompagnata da numerosi strumenti ed accessori: Il Velo: Sicuramente è l’accessorio più famoso e indispensabile compagno di una danzatrice. Ha un’introduzione abbastanza recente, agli inizi del XX sec. con il nascere dei primi spettacoli di cabaret in Egitto. E’ un accessorio fondamentale che serve a dare un effetto estremamente completo, scenico e sensuale alla danza. Generalmente è di chiffon molto leggero. Ci vuole un po’ di pratica per acquistare scioltezza e per imparare a farlo volteggiare correttamente. I Sagat: o cimbali. Sono dei piattini di ottone, degli strumenti a percussione, che la danzatrice suona con le dita creando ritmi decorativi a ritmo di musica. La danzatrice gioca con questo strumento e contribuisce a creare la musica su cui sta danzando. La ballerina diventa anche musicista interpretando liberamente i suoni. E' necessario che la danzatrice conosca i vari ritmi della musica araba per poter ballare e suonare. Il Bastone o danza SAIDI . Questo termine identifica una zona geografica dell’alto Egitto da dove ha origine questa danza. Questa danza deriva da un’antica arte marziale chiamata Tahtib. Il Tahtib è un bastone di bambù con un manico a forma di ‘L’ . Nella danza femminile lo strumento è più corto e sottile di quello degli uomini, ricurvo all’estremità e spesso decorato. Questa danza esige una certa abilità nel muovere il bastone roteandolo in varie direzioni, in armonia con una serie di movimenti del corpo. Questa danza si esegue solitamente con una caftano lungo fino ai piedi ricco di medagliette o decori con la fascia sui fianchi e un velo in testa. La Darbuka: La Darbouka è uno strumento musicale a percussione diffuso nei paesi del Nord Africa e Centro Asia. L’origine del suo nome è composta da Darba ovvero colpire, picchiare e Hoka cioè il nome del tamburo a membrana singola di origine egiziana. E’ conosciuta anche come Tabla e a seconda del paese di origine il suo nome varia sensibilmente : il turco‘Dumbelek’, l’israeliano ‘Darbuka’, il palestinese ‘Tabla’, il persiano‘Tombak’, il marocchino ‘Tarija’, l’afgano ‘Zirbaghali’, il romeno ‘Darabana’,il greco Toumbeleki’, i balcani ‘Darabuka’, ‘Doumbek’, ‘Darbuka’, ‘Tarambuke’.Questo strumento è costituito da un corpo lungo e affusolato con l’estremità libera;e da una testa tozza ed appiattita, chiusa da una membrana. Il corpo e la testa sono fatti da una fusione di vari metalli come l’ottone e l’alluminio. Molte ballerine sono anche ottime percussioniste. Il kanun, secondo alcune fonti, discende dall'arpa dell'Antico Egitto. Il termine Qanoun significa, in arabo, "legge" e senza dubbio è alla radice del morfema inglese "canon", equivalente dell'italiano "canone". Si tratta di una cetra o salterio a corde pizzicate, con una cassa di risonanza di forma trapezoidale che ricorda il dulcimer. E' munito di 81 corde tese a gruppi di tre e di piccole leve d'ottone per intonare lo strumento. Il ney risale all'antichità. E' un flauto ad imboccatura obliqua libera, fatto di canna, con 9 interspazi. La tecnica respiratoria a cui si ricorre per suonare questo strumento è nota come "tecnica bilabiale", che prevede l'uso di entrambe le labbra per produrre il suono. Passaggi d'ottava e microtoni si possono ottenere modificando il foro labiale d'emissione, modificando l'angolazione dello strumento oppure ricorrendo ad entrambe le possibilità. E' per questo considerato uno degli strumenti musicali arabi più difficili da padroneggiare. Danza con Candelabro : Le danzatrici si esibiscono tenendo in equilibrio sulla testa un candelabro con candele accese. E’ molto utilizzato durante le feste soprattutto nelle feste di matrimonio e per spettacoli estremamente scenici. La danzatrice esegue una danza lenta e delicata per mantenere in equilibrio il prezioso copricapo. L’esibizione può anche comprende l’esibizione a terra che rende lo spettacolo molto più difficoltoso per la danzatrice. Danza con la Spada : molto spettacolare, una combinazione di forza, armonia ed abilità . La danzatrice deve essere molto abile a maneggiare un’arma pericolosa e si trasformandola in una guerriera o in una divinità danzante . La spada è spesso portata in equilibrio sul capo e rende la performance di grande impatto visivo. La danza con la spada richiama uno stile guerriero ma è interpretata con movimenti delicati e sinuosi. Ali di Iside: Sono un'introduzione moderna e possiamo considerarle un'evoluzione del velo. Uno stile di danza importato dall’occidente, molto scenico e di grande impatto visivo. Iside appartiene alla categoria delle grandi Dee Madri, in quanto Dea della fertilità che insegnò alle donne d'Egitto l'agricoltura. Le sue imprese e i suoi attributi fanno di Lei l'archetipo per eccellenza dell'anima compagna. La sua devozione ad Osiride fu tale che Lei potè salvarlo dalla morte per ben due volte, ricomponendone i pezzi e restituendogli la vita. Iside è una splendida dea alata e le ali utilizzate nella danza del ventre donano molta grazia e femminilità . Queste hanno la forma di un mantello e sono costituite da stoffa leggera pieghettata simile ad un ventaglio e seguendo i movimenti delle braccia. Il doppio velo: E’ un accessorio fondamentale che serve a dare un effetto scenico unico, in genere è di chiffon e ci vuole molta abilità per saperlo usare. Il velo e il doppio velo sono considerati un elemento essenziale nella raqs sharqi. Il doppio velo si utilizza per conferire alla danza un grande elemento di fascino. La danzatrice balla muovendo due veli di uguale grandezza e creando delle figure nello spazio. Ventavelo: si tratta di un ventaglio con applicato un prolungamento di stoffa leggerissima. La danzatrice deve avere una buona preparazione per usare il ventavelo in modo corretto. E’ uno strumento di grande impatto scenico. Bolas: Le bolas sono cordicelle alle cui estremità sono legate delle palle di circa 10 cm di diametro da un lato e in genere delle maniglie dall'altro. Non sono tipiche della danza del ventre ma è uno strumento dedicato alle ballerine più abili e che vogliono giungere influenze e stili diversi nella propria danza. Sono considerate uno strumento in uso nella giocoleria, infatti è possibile disegnare delle coreografie spettacolari facendole roteare con velocità. Il req (tamburello) è un piccolo tamburello in legno, con superficie in pelle di capra o di pesce ed una cornice frequentemente intarsiata di madreperla. Intervallate lungo la cornice si trovano cinque coppie di cembali in bronzo, che consentono allo strumento di produrre una vasta gamma di suoni. Le danzatrici lo usano per accompagnare la loro performance
Le muse di Semarah Dance: oltre agli strumenti tradizionali le fanciulle utilizzano anche accessori non usuali e ideati da loro
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